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Vescicole extracellulari rilasciate da staminali mesenchimali cordonali per il trattamento dell’alzheimer

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Diversi studi sperimentali hanno dimostrato che le cellule staminali mesenchimali sono in grado di indurre un effetto terapeutico quando trapiantate in un modello animale di Alzheimer. La neprilisina (NEP) è il principale enzima deputato alla degradazione dell’amiloide (Aβ). In questo studio sperimentale è stato valutato se il trapianto di staminali mesenchimali cordonali modificate geneticamente al fine di esprimere NEP si in grado di esercitare un effetto terapeutico in un modello murino di Alzheimer.

A seguito del trattamento, è stato osservato un miglioramento significativo nella memoria degli animali che avevano ricevuto sia le staminali modificate geneticamente sia le staminali naïve. In particolare, è stato osservata una riduzione significativa nell’espressione di marcatori correlati all’Alzheimer (BACE-1, GFAP, IBA-1) e un incremento significativo nell’espressione del fattore neurotrofico BDNF, del marker neuronale NeuN e di NEP. Tali variazioni sono risultate essere più marcate nel gruppo di animali trattato con staminali mesenchimali modificate geneticamente rispetto agli animali che avevano ricevuto staminali non modificate.

Interessante sottolineare che dopo il trapianto non sono state rilevate le cellule staminali ma, tuttavia, sono state identificate vescicole extracellulari nell’ippocampo degli animali che hanno ricevuto le staminali (modificate e non modificate). Le vescicole identificate negli animali trattati con staminali modificate sono risultate contenere una maggior quantità di NEP rispetto a quelle derivanti da staminali non modificate. Infine, sebbene non sia stata rilevata una significativa differenza in termini di funzionalità cognitiva tra i gruppi di animali che hanno ricevuto le staminali mesenchimali, le staminali mesenchimali modificate geneticamente sono risultati avere una maggior capacità di indurre neurogenesi e di ridurre l’infiammazione.

In conclusione questo studio dimostra che le staminali mesenchimali esercitano il loro effetto terapeutico un modello animale di Alzheimer mediante rilascio di vescicole e che l’aumentata espressione di NEP all’interno delle vescicole stesse rappresenta un’opzione terapeutica promettente per il trattamento dell’ Alzheimer.

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