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Recuperare la vista con le staminali da sangue e tessuto cordonale: la storia di Vladomir

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Nel 2008 Yuliya ha dato alla luce due gemelli nati prematuri alla trentaduesima settimana. Questi bambini di nome Elizaveta e Vladomir sono nati mediante parto cesareo. La bimba è nata sana mentre il fratello, a causa di encefalopatia ipossi-ischemica, ha avuto danni cerebrali. Ad un anno e mezzo a Vladomir è stata diagnosticata una parziale atrofia del nervo ottico in entrambi gli occhi e i medici comunicarono alla famiglia che il bambino non sarebbe mai stato capace di vedere. L’encefalopatia ipossi-ischemica deriva da una deprivazione di ossigeno alla nascita. L’incidenza di questa condizione varia da 1,5 a 10 bambini affetti ogni 1000 nascite.

Le uniche opzioni terapeutiche per l’encefalopatia ipossi-ischemica sono ipotermia, se applicata immediatamente dopo il parto, e la terapia cellulare, che sembra dare i migliori risultati quando applicata a breve distanza dal danno cerebrale. Nel 2019 Yuliya ha dato la luce un altro bimbo, nato sano. Il suo tessuto e sangue cordonale sono stati raccolti e conservati e risultarono compatibili con Vladomir. Nel luglio 2019, Vladomirricevette un’infusione del sangue cordonale del fratello. Sei mesi dopo ricevette anche l’infusione di staminali mesenchimali, derivanti dal tessuto cordonale del fratello, somministrate per via intravenosa, intratecale e tramite iniezione retrobulbare.

A 12 mesi dal trapianto la terapia aveva indotto notevoli miglioramenti che hanno riguardato anche le capacità motorie e di coordinazione, tanto è vero che ora il bambino è capace di andare in bicicletta. Il più sorprendente miglioramento tuttavia è stato nella visione. Prima del trattamento Vladomir aveva una acutezza visiva pari a 0,02 in entrambi gli occhi. Dopo il trattamento l’occhio sinistro aveva raggiunto 0,15 e il destro 0,20. Queste misure, convertite nella scala Snellen usata negli Stati Uniti, equivalgono a 20/133 per l’occhio sinistro e 20/100 per l’occhio destro. Lo spessore delle cellule gangliari retiniche è aumentato del 30% rispetto al valore iniziale.

Il miglioramento così repentino della vista ha certamente trasformato la vita di Vladomir che, se prima risultava destinato ad una scuola per non vedenti, ora essendo capace di leggere la seconda riga delle tabelle di misurazione della capacità visiva, può frequentare una scuola regolare. Il caso di Vladomir è importante in quanto mostra i benefici determinati dalla terapia cellulare basata su sangue e tessuto cordonale, nel contesto della encefalopatia ipossi-ischemica in età adolescenziale.

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