In questo studio, i ricercatori hanno confrontato retrospettivamente i risultati del trapianto, con condizionamento ad intensità ridotta (RIC), di cellule staminali ottenute da donatori imparentati (MRD), da donatori non imparentati (MUD) e da sangue cordonale (UCB) in pazienti affetti da neoplasie linfoidi.
È stato osservato che il rischio di mortalità complessiva nei pazienti che avevano ricevuto UCB assieme ad un ottimale regime di condizionamento e a un’adeguata profilassi per GvHD, era inferiore a quello osservato nei pazienti nel gruppo MRD e tendeva ad essere inferiore a quello nel gruppo MUD.
Come riportato dagli autori di questo studio, i risultati suggeriscono che il trapianto di UCB eseguito con ottimale regime di condizionamento e la profilassi GVHD non solo è altamente efficace ma è preferibile al trapianto di MUD quando i MRD non sono disponibili per il trattamento di neoplasie linfoidi.